Autostima e motivazione : la zona di sviluppo prossimale

Autostima e motivazione : la zona di sviluppo prossimale

L’ombra di mio padre due volte la mia
lui camminava ed io correvo…

(De Gregori La casa di Hilde)

Dobbiamo rallentare il nostro passo, a volte anche fermarci per consentire al bambino di non andare in affanno, per sintonizzarci sulle sue capacità.

La zona di sviluppo prossimale si può definire come la differenza tra ciò che un bambino o un ragazzo sa fare da solo e ciò che è in grado di fare con l’aiuto e il supporto di qualcuno.zona sviluppo prossimale vygotsky
Questo concetto è stato introdotto da Lev Vygotskij, uno psicologo sovietico che ha dato un importante contributo allo studio della psicologia del bambino nel corso del Novecento. Secondo Vygotskij il bambino apprende nuove conoscenze dagli altri e non da solo.

Quindi la zona di sviluppo prossimale rappresenta il livello di sviluppo potenziale che ogni bambino può raggiungere se aiutato adeguatamente da un adulto.

Questo implica conoscere le potenzialità del bambino, le sue capacità, i suoi bisogni, la sua unicità.

Se l’adulto pretende competenze alte e inaccessibili dal bambino genera  frustrazione e sfiducia in sé; se al contrario abbassa le richieste al punto tale da renderle noiose e ripetitive  rischia di generare demotivazione.

Tutto quello che apprendiamo, tutti i nostri processi cognitivi, memoria, attenzione, intelligenza, sono strettamente connessi alle emozioni.

Se il bambino è posto costantemente di fronte a compiti insuperabili, l’emozione che proverà sarà legata al senso di fallimento e tenderà a rifiutare nel tempo di approcciarsi a quel compito ( … “non ci riesco..” “..non mi piace…”).

In questi casi dobbiamo chiederci se il nostro aiuto sia in quel momento adeguato al suo potenziale di sviluppo.