Il mio approccio teorico metodologico

Il mio approccio teorico metodologico

Rogers formula la sua teoria e il suo metodo partendo dalle esperienze in ambito clinico; è il primo psicologo a rendere pubblica una seduta di psicoterapia consentendo la visione di quello spazio privato, intimo, che fino a quel momento veniva alla luce solo attraverso gli appunti dei terapeuti.

Terapia centrata sulla persona

Inizialmente l’approccio veniva chiamato centrato sul “cliente”, intendendo che non ci si rivolgeva alla persona in cerca di aiuto come ad un paziente dipendente ma come ad un “cliente responsabile”. Quando la psicologia rogersiana si estese a campi dell’istruzione, gruppi, rapporti familiari, gruppi di minoranza, relazioni interraziali ed interculturali, si sentì la necessità di adottare un termine più ampio: terapia centrata sulla persona.
Rogers era convinto che non fosse utile considerare la terapia come una relazione tra due persone, una definita come malata (il paziente) e l’altra come l’esperto che diagnosticava il problema e la cura, ponendosi su un gradino più alto rispetto al paziente stesso. Più la persona prende responsabilità nella gestione della propria vita e nel fissare le proprie mete, sia durante la seduta che all’esterno, maggiori saranno le probabilità di successo di questa persona che diventa soggetto attivo, capace di auto dirigersi.

 

Il cardine della teoria di Rogers

Questo ci porta al concetto di tendenza attualizzante, cardine della teoria:

“in ogni organismo, a qualunque livello, esiste un sottostante flusso dinamico diretto all’adempimento costruttivo delle potenzialità ad esso inerenti. Nell’uomo c’è una tendenza naturale verso il completo sviluppo, che viene spesso designata come tendenza attualizzante, presente in tutti gli organismi viventi. Questa tendenza può esser ostacolata, ma non può essere completamente eliminata…”

Anche nelle persone la cui vita è stata terribilmente rovinata si deve credere nella tendenza direzionale che c’è in loro.
Secondo Rogers ci sono tre condizioni che consentono di creare un clima psicologico che rende possibile la realizzazione della capacità dell’individuo di comprendere e dirigere la propria vita :

1. La congruenza
Il terapeuta è centrato sulla persona ma in contatto con se stesso e con quello che succede durante la seduta.

2. L’accettazione positiva incondizionata
La considerazione positiva si riferisce ad un atteggiamento del terapeuta nei confronti della persona, il modo in cui lo valorizza, lo accoglie, crede nelle sue potenzialità e lo coinvolge in modo non possessivo. La incondizionalità si riferisce alla costanza con cui si accetta la persona; significa che l’atteggiamento del terapeuta non fluttua né in funzione dello stato emotivo e del comportamento del cliente, né dall’atteggiamento di quest’ultimo nei suoi confronti, né tantomeno di quanto altre persone pensano del cliente stesso. Quindi nessuna approvazione o disapprovazione basata sullo schema di riferimento del terapeuta.

3. La comprensione empatica
Consiste nella capacità del terapeuta di percepire i sentimenti e i significati personali sperimentati dal cliente e di riuscire a comunicare questa comprensione.

 

Cosa succede nel processo terapeutico: il cambiamento

Le persone che si rivolgono ad un terapeuta si trovano in uno stato di incongruenza, ma condividono la convinzione che il cambiamento è possibile e desiderabile.

Per Rogers l’obiettivo della terapia:

“non consiste nel risolvere un problema particolare ma nell’aiutare l’individuo a crescere , per poter affrontare in maniera integrale e costruttiva sia il problema del momento che quelli che affronterà in seguito”.

Il cambiamento nel processo terapeutico avviene lungo un continuum che ha al suo estremo l’individuo che vive la sua vita in base ad assunti rigidi (costrutti) che non gli permettono di essere in contatto diretto con i propri sentimenti; da questo estremo si avvicina al polo opposto che è costituto dall’individuo che vive pienamente consapevole dei propri sentimenti e li accetta e trova in essi significato e guida per una viva piena fluida e responsabile.
I componenti del processo sono :

  • la relazione che uno ha con i propri sentimenti
  • il modo di vivere l’esperienza
  • il grado di incongruenza (la discrepanza fra quanto si prova e ciò di cui si è coscienti)
  • il grado e la modalità con cui un individuo comunica rivelando se stesso
  • il modo in cui si costruisce la propria esperienza
  • il modo di porsi davanti ai problemi
  • le modalità con cui si entra in relazione con gli altri

Citando Rogers:

“…..la persona ha fiducia del proprio organismo e del suo funzionamento, non perché lo creda infallibile, ma perché essendo aperto alle conseguenze di ogni decisione, può correggere quelle che si dimostrino inadeguate”.

 

 

Bibliografia

Barrett-Lennard, G.T. (1962) – Dimensions of therapist response as casual factors in therapeutic change, Psychol.Monographs, 76.N. 562
Zucconi A. tratto da Immagini dell’uomo, ed Rosini, Firenze 1986 -La visione della natura umana e del cambiamento secondo Carl Rogers
Rogers C.R-La terapia centrata sul cliente, ed Martinelli,Firenze 1970
Rogers C.R. -Psicoterapia di consultazione , ed Astrolabio,Roma 1971
Rogers C.R.-Un modo di essere-ed. Martinelli , Firenze 1993

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