Il termine genitori elicottero è stato coniato da Foster W. Cline, M.D e Jim Fay nel loro libro, pubblicato nel 1990 Parenting with Love and Logic.
Perché elicottero?
Esattamente come un elicottero questi genitori sorvolano sulle teste dei figli per intervenire tempestivamente a risolvere, tamponare, eliminare ogni problema o difficoltà.
Nello loro iperprotettività non vogliono certo creare problemi ai figli, vogliono sentirsi parte, coinvolti.
Tuttavia uno dei compiti del genitore è accompagnare e sostenere i figli per renderli autonomi.
Vi ricordate quando avete insegnato a vostro figlio ad andare in bicicletta ? Il sostegno inizialmente è totale, vostro figlio quasi si accascia con la bici su di voi, poi diventa una mano sulla spalla e infine lo vedete allontanarsi soddisfatto, felice della nuova conquista.
Questo atteggiamento vale per tutte le piccole e grandi conquiste che faranno nel corso della vita. Dovete esserci fino ad un certo punto e poi lasciarli andare con fiducia.
Fiducia che riusciranno a cavarsela, che non sarà una caduta e una ferita al ginocchio a creargli problemi fisici. Che non sarà un 5 perché non hanno finito la lezione a rovinargli la carriera scolastica. Che non sarà una delusione amorosa a spingerli verso l’alcolismo.
Per crescere e credere nelle proprie capacità hanno bisogno di sbagliare, di soffrire, di piangere, di essere traditi..perché affrontare e superare le difficoltà ci dà la misura della nostra forza.
I bambini hanno bisogno di gratificazioni e frustrazioni per diventare adulti.
Sigmund Freud
Se non si sperimentano mai, se il genitore atterra e risolve tutti i problemi, quando possono dirsi “ce la faccio?”.
La difficoltà sta nel trovare la giusta distanza durante la loro crescita rimanendo sintonizzati sui loro bisogni e non sulle nostre ansie.